Niente più grano dall’Ucraina per la Polonia: le importazioni dal cosiddetto Granaio d’Europa sono state ufficialmente sospese . Dalle parti di Varsavia, d’altronde, la situazione è sempre più calda: l’ormai ex ministro dell’Agricoltura, Henryk Kowalczyk, si è infatti dimesso appena una manciata di giorni fa in seguito alle proteste degli agricoltori contro l’aumento del prezzo del cereale in questione; con la decisione di porre un blocco al flusso di cereali ucraini che è dunque stata presa per salvaguardare il mercato interno. Prima di tuffarci nell’analisi dei dettagli, tuttavia, è bene notare che il grano ucraino potrà continuare a transitare sul terreno Polacco verso Paesi terzi ancora fino al mese di luglio.
La Polonia sospende l’importazione di grano dall’Ucraina: i dettagli
Prezzi e mercati, stavamo dicendo. Stando a quanto dichiarato da Janusz Kowalski, viceministro polacco dell’agricoltura, la decisione di sospendere le importazioni di grano dall’Ucraina è stata presa in conseguenza del fatto che il grano gialloblu a basso prezzo si è di fatto riservato sul mercato europeo in seguito all’invasione armata da parte della Russia, tanto che gli agricoltori polacchi hanno, come accennato in apertura, organizzato massicce proteste in opposizione a quella che vedono come una minaccia per il loro mercato interno.
Parlare di conflitti e tensioni tra la Polonia e l’Ucraina, tuttavia, è un poco azzardato. È notare, infatti, che lo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è recato nella vicina Polonia in data 5 aprile per incontrare le autorità governative nazionali e discutere del problema rappresentato dal grano. Stando a quanto riportato dai media internazionali, Zelensky ha sostenuto la necessità di imporre tariffe su tutti i prodotti agricoli provenienti dall’Ucraina – grano naturalmente incluso -, definendo il quadro come “un’importante battaglia” per proteggere l’agricoltura polacca.
La questione era per di più già stata portata all’attenzione della Commissione europea: verso la fine di marzo, infatti, la Polonia e quattro altri Paesi dell’Europa centrale avevano chiesto l’introduzione di misure economiche atte a limitare le “distorsioni” del mercato causate dall’afflusso di importazioni ucraine, per la reintroduzione di contingenti tariffari.
Salto temporale in avanti: la settimana scorsa la Commissione europea rende nota la sua decisione di estendere le importazioni esenti dazio di grano ucraino fino al giugno del 2024. Henryk Kowalczyk, come accennato in apertura, presenta le sue dimissioni: “Poiché è molto chiaro che il postulato fondamentale degli agricoltori non sarà rispettato dalla Commissione europea” ha dichiarato “ho preso la decisione di dimettermi dalla carica di ministro dell’agricoltura e dello sviluppo rurale”.