Appena una manciata di giorni fa vi raccontammo di come le autorità ucraine chiesero espressamente alla Turchia di fermare una nave cargo battente bandiera russa: stando a quanto fu segnalato dai servizi dell’intelligence di Kiev il mercantile in questione portava infatti al suo interno del grano rubato dall’Ucraina – un’accusa a più riprese negata dalla autorità russe ma che, nelle ultime settimane, si è rafforzata di un’inchiesta redatta dalla BBC. Ankara dispose dunque il blocco della Zhibek Zholy al porto di Karasu e, seguendo le richieste dell’Ucraina, procedette con un’ispezione dei suoi contenuti. Secondo gli ultimi rapporti marittimi, tuttavia, alla nave in questione è stato concessa l’autorizzazione a lasciare il porto in cui era bloccata, scatenando di fatto l’ira delle autorità ucraine.
Il ministero degli Esteri di Kiev, ad esempio, ha definito la situazione “inaccettabile” e non ha esitato a convocare l’ambasciatore turco per discutere di quanto sia accaduto. “Ci dispiace che la nave russa Zhibek Zholy, piena di grano ucraino rubato, sia stata autorizzata a lasciare il porto di Karasu nonostante le prove penali presentate alle autorità turche”, ha scritto a tal proposito su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri Oleg Nikolenko. “L’ambasciatore turco a Kiev sarà invitato al ministero degli Affari esteri ucraino per chiarire questa situazione inaccettabile”.