La Francia, tramite il ministro dell’Economia e delle Finanze Bruno Le Maire, ha fatto sapere al primo ministro Mostafa Madbouli che aiuterà l’Egitto per quanto riguarda gli approvvigionamenti di grano.
Il fatto è che l’Egitto è il primo importatore del grano dall’Ucraina, ma lo scoppio della guerra con la Russia sta minando le capacità di approvvigionamento egiziane per quanto riguarda questa materia prima basilare nella sua alimentazione. E il rischio, come già accaduto in passato, che rincari e scarsità di cibo possano portare a rivolte nelle piazze. Per tale motivo, di recente, l’Egitto ha deciso di fissare il prezzo del pane.
Così, ecco che la Francia si è offerta di aiutare l’Egitto, forte del fatto che i nostri vicini producono 35 milioni di tonnellate di grano all’anno, esportandone 17-18 milioni.
Dal canto suo l’Egitto, tramite il ministro del Petrolio e delle risorse minerarie Tarek al-Mulla, ha presentato i piani del suo governo per quanto riguarda le forniture di gas e gli adempimenti dei contratti a breve e alungo termine, spiegando quali siano le quantità disponibili in ogni periodo dell’anno e quale sia lo status delle forniture ai paesi dell’Unione Europea.
A loro si è poi aggiunto Ali al-Mosely, ministro dell’approvvigionamento e del commercio interno, il quale ha mostrato gli sviluppi della creazione di una società franco-egiziana nel settore dell’ingrosso.
Tornando a Le Maire, il ministro ha sottolineato quale sarà l’impatto negativo della crisi economica in corso sui cittadini a basso reddito di tutto il mondo, elogiando poi il fatto che l’Egitto abbia deciso di beneficiare del sostegno offerto dal Fondo Monetario Internazionale (FMI)