Secondo quanto fatto trapelare dalle autorità filo russe una nave cargo con a bordo 7 mila tonnellate di grano ha di recente lasciato il porto occupato di Berdyansk, nella zona sud orientale dell’Ucraina. Dovrebbe trattarsi di una manovra strettamente collegata alla ritirata effettuata dalle forze russe dall’Isola dei Serpenti, che secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tass è stata comandata dalle autorità militari “per non ostacolare gli sforzi dell’Onu per liberare le esportazioni alimentari ucraine”.
Rimane tuttavia da sottolineare che, di fatto, non sarà comunque consentito a Kiev di utilizzare l’isola sopracitata come base per le esportazioni di grano e altre tipologie di cereali o beni alimentari: “Il 30 giugno, in segno di buona volontà, le forze armate russe hanno completato i loro compiti sull’Isola dei Serpenti e hanno ritirato una guarnigione di stanza lì” riporta la Tass citando un alto ufficiale dell’esercito russo. “La decisione delle Forze armate russe di ritirare le truppe dall’isola dei Serpenti non permetterà a Kiev di sfruttare a suo favore la questione dell’esportazione del grano”.
Importante, in questo contesto, considerare anche quanto dichiarato a tal proposito da Evgeny Balitski, capo dell’amministrazione filo-russa: “Dopo numerosi mesi di ritardo la prima nave mercantile ha lasciato il porto commerciale di Berdyansk” ha spiegato, riferendosi per l’appunto alla partenza della nave cargo sopracitata. “7.000 tonnellate di grano si stanno dirigendo verso Paesi amici”. Nel frattempo, nei campi di grano ucraini, continuano le operazioni di sminamento per poter proseguire con i raccolti.