Il Consorzio del Grana Padano prende le distanze da “qualunque soggetto si sia reso o si renda protagonista di azioni deprecabili come quelle mostrate nel video pubblicato in data 29 settembre 2021 da ‘Essere Animali’“, precisando che l’allevamento in questione “è stata oggetto di verifica da parte delle autorità sanitarie”. Il Consorzio, alla luce di queste presunte irregolarità, afferma di aver provveduto in via cautelare a sospendere la marchiatura delle forme prodotte con il latte prodotto da tale stalla.
A maggior ragione, il Consorzio precisa che “le immagini documentate dall’investigazione non rappresentano affatto la filiera produttiva del Grana Padano DOP”, e che l’accostamento del marchio a “soggetti non rispettosi degli animali è quanto di più sbagliato e distante dalla cultura e dall’impegno quotidianamente espressi da tutti gli operatori della filiera. Per avere una percezione chiara e diretta delle modalità di allevamento adattate, verrà dunque permesso a soggetti terzi e imparziali di visitare 100 stalle estratte casualmente dall’elenco delle 4000 totali”.
Inoltre si ribadisce che, “nonostante il tema del benessere animale e delle tematiche sanitarie competa esclusivamente alle autorità preposte o ai Carabinieri del NAS, il Consorzio da anni richiede costantemente ai caseifici di applicare le migliori pratiche di attenzione alla salute degli animali, e insiste da tempo con le istituzioni affinché tale ambito possa essere contemplato all’interno del Disciplinare, permettendo in questo modo di poter agire in maniera ufficiale ed efficace” anche su aspetti di questo genere”. A tal proposito, il Consorzio afferma il proprio “impegnando con i Ministeri della Salute e delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali, e confida in una soluzione entro la fine dell’anno corrente”.