Un incendio ha colpito un’azienda casearia bresciana, la Solat di Leno, ieri pomeriggio, 24 ottobre, mandando letteralmente in fumo ben 30 mila forme di Grana Padano. Difficile al momento fare una stima precisa dei danni, anche se considerando che l’azienda produce circa 70 mila forme all’anno la perdita di quasi metà della produzione è sicuramente un duro colpo.
Tradotto in euro, potrebbe equivalere ad un buco di 9 milioni di euro. Nel frattempo Arpa Lombardia si è attivata per inviare un gruppo di esperti in contaminazione atmosferica che installeranno un campionatore ad alto volume per la rilevazione delle diossine e IPA (Idrocarburi Policiclci Aromatici). Per ora non sono state rilevate sostanze inquinanti nell’aria.
Solat è una realtà molto importante nell’area della bassa Bresciana. L’azienda è stata fondata negli anni Settanta e l’incendio l’ha praticamente distrutta completamente. Dalle prime ricostruzioni, sembra che a generare l’incendio sia stata l’esplosione di alcune tubature di metano che ha causato anche ferimento, ustioni e danni causati da inalazioni di fumo a sette operai, al lavoro al momento dell’incidente.