Il Consorzio del Gorgonzola Dop ha fatto sapere che nel mese di marzo, a causa del Coronavirus, sono state registrate perdite del 31%. I dati arrivano da alcune rilevazioni fatte fra le imprese appartenenti proprio al Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola. Inoltre la percentuale arriva a sfiorare il 65% delle vendite per grossisti e horeca.
Ma non finisce qui: anche per la GDO ci sono stati non pochi problemi. Il Consorzio ha anche spiegato il perché. A causa del numero di ingressi contingentati e delle norme restrittive che hanno chiuso i ristoranti, gli acquisti di Gorgonzola Dop effettuati nei supermercati non sono riusciti a compensare i numeri negativi provenienti dal settore della ristorazione e dai grossisti.
A questo bisogna aggiungere il fatto che attualmente vengono maggiormente acquistati i prodotti preconfezionati o di libero-servizio rispetto a quelli comprati al banco taglio, anche perché in molti punti vendita quest’ultima modalità di acquisto è stata chiusa.
Un altro dato negativo riguarda l’export: a partire dall’ultima settimana di marzo sono stati registrati i primi segnali negativi legati ai blocchi sia dei Paesi europei che di quelli extra-europei. Problemi anche per quanto riguarda le frontiere chiuse e le ordinanze restrittive diramate dappertutto per quanto concerna la circolazione di persone e mezzi. Il che vuol dire prospettive per l’export che peggioreranno ulteriormente in futuro.
E pensare che nel 2019 c’era stato il record di produzione di forme di Gorgonzola Dop, ma questo accadeva prima dell’epidemia da Coronavirus.