L’arrivo di Hamilton in Ferrari ha rubato la scena un po’ a tutti. Su queste pagine, però, dove siamo più golosi prima che sportivi, parliamo di altro: dall’approdo di Gordon Ramsay tra i box della Formula 1, ad esempio.
La domanda sorge spontanea: ai box? Ma che farà? La risposta, però, è quasi scontata: cucinare, com’è ovvio. D’altronde, è risaputo che se il nostro protagonista non avesse fatto il cuoco al massimo l’avremmo visto in un campo da calcio, e più difficilmente a bordo di una monoposto.
Il ruolo di Ramsay nella prossima stagione
Ramsay farà il suo, in atlre parole. Lo chef, stando a quanto lasciato trapelare fino a ora, porterà la sua cucina nel paddock, e più precisamente nel F1 Garage, ambiente intimo ed esclusivo dedicato ai cosiddetti Very Important People. L’idea, a onore del vero, era in circolo già da qualche tempo: dal Gran Premio di Las Vegas dello scorso anno, a essere ben precisi.
Allora lo chef allestì il Ramsay Garage, uno spazio pensato come ristorante pop-up del suo Lucky Cat con tanto di postazioni per spettacolo – leggete: cucinare – dal vivo. Ecco, l’idea ebbbe evidentemente successo, e dunque verrà replicata in formato più massiccio. Ma come, e dove?
Ramsay porterà la sua cucina in dieci tappe della prossima stagione di Formula 1: Miami, Canada, Gran Bretagna, Italia, Stati Uniti, Città del Messico, Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi. “La nostra visione è quella di offrire ospitalità F1 premium attraverso un viaggio unico non solo in pista, ma anche a tavola” ha commentato Stefano Domenicali, CEO e presidente della F1. “Non vediamo l’ora di iniziare questa joint venture interamente dedicata ai nostri ospiti, che li vedrà vivere un’esperienza indimenticabile, a partire dal Gran Premio di Miami [4 maggio, ndr]”.
Anche il nostro protagonista, com’è consuetudine, ha speso qualche parola per l’iniziativa. “La mia passione per la F1 è ben nota, ma è la complessità e il ritmo delle auto, e il talento delle tante persone che le costruiscono e le controllano, che mi attraggono così tanto”, ha commentato. “Per molti versi la F1 è come una cucina professionale ad alte prestazioni”.
Ramsay non è l’unico chef-celebrità con un punto debole per i motori. Insomma: aspettiamo l’annuncio di Massimo Bottura che si mette a distribuire tortellini al prossimo Gran Premio.