Con il savoir-faire e il garbo che lo contraddistinguono, ecco che Gordon Ramsay ha candidamente dichiarato che “Il Covid ha fatto sparire i ristoranti di merda“.
La soave e pacata dichiarazione dello chef è arrivata durante un’intervista con Ed Balls a Radio Times: Ramsay sta promuovendo il suo nuovo programma, Future Food Stars (12 imprenditori del settore enogastronomico competono per entrare in affari con lo chef). Ramsay è partito bene, ricordando che gli ultimi due anni sono stati “devastanti” per il settore della ristorazione (anche lui non ne è uscito indenne: aveva affermato di aver avuto un buco da 60 milioni di sterline a causa del Coronavirus). E fin qui tutto ok, praticamente da manuale.
Poi, però, si è lasciato andare e ha rivelato che c’è stato un lato positivo di questa pandemia: “sono finite le cazzate”. Rientrando nei panni a lui più congeniali di nume onnipotente di Hell’s Kitchen, ecco che Ramsay ha affermato che la pandemia ha insegnato a tutti quelli del settore ad “alzare il tiro”.
Effettivamente, sia negli Stati Uniti, che qui da noi, parecchie piccole attività indipendenti e numerose catene di ristoranti hanno deciso di chiudere le loro filiali. Fatto sta che Balls ha chiesto poi a Ramsay se nel settore dell’ospitalità la situazione stesse tornano alla normalità. Così Ramsay ha risposto che sta migliorando, ma che comunque gli ultimi due anni sono stati devastanti anche perché i proprietari degli immobili non è che ti dicono “Fatti una vacanza per due anni”.
E poi la staffilata: Ramsay ha sottolineato che quello che è stato maggiormente evidente per tutti, però, è il fatto che “la merda sia sparita”. Ovviamente Balls ha colto la palla al balzo (niente facili giochi di parole, please) e lo ha incalzato chiedendogli se si stesse riferendo a qualche catena in particolare.
Ramsay non ha fatto nomi, ovviamente, ma ha ribadito che sono spariti quegli “stronzi” (sempre parole sue) che si trovavano in una posizione privilegiata e che ne approfittavano di questa ottima posizione. Ma adesso è stata fatta tabula rasa, il che è una cosa positiva.
Lo chef ha poi aggiunto che i clienti sono diventati più intelligenti nel corso degli ultimi due anni: sanno molte più cose sul cibo, hanno imparato a farsi il proprio lievito madre e quindi la pandemia ha insegnato a tutti ad alzare il tiro, spazzando via l’arroganza dal settore.
Beh, che dire: chissà quanti altri addetti del settore e clienti la pensano in tal modo, anche se magari non arrivano ad esternare le proprie idee in questo modo “colorito”.