Se vi è già capitato di aprire Google nella giornata di oggi, lunedì 6 aprile, avrete notato che il motore di ricerca vi ha accolti con un particolare doodle animato e di color seppia: si tratta di una dedica ad Angelo Moriondo, l’uomo che brevettò la prima macchina per il caffè espresso, che proprio oggi festeggia il suo 171esimo compleanno. Nato a Torino, Moriondo nacque in una famiglia in cui già si respirava il mito dell’invenzione: suo nonno fondò un’azienda di produzione di liquori che fu poi tramandata al figlio, che costruì successivamente l’impresa di torrefazione Moriondo e Gariglio.
Angelo, una volta cresciuto, seguì le orme della famiglia e acquistò due locali nel capoluogo piemontese. Conducendo gli affari del caso notò poi che, nonostante la popolarità del caffè, numerosi clienti lamentavano l’eccessivo tempo di attesa: se avesse trovato il modo di preparare più tazze all’unisono avrebbe potuto risolvere questo problema, e allo stesso tempo guadagnare un vantaggio considerevole sui propri concorrenti. Da qui l’idea, l’invenzione e il progetto: la macchina per caffè espresso venne presentata all’Esposizione Generale di Torino del 1884, dove fu premiata con la medaglia di bronzo. Si trattava di una grande caldaia che spingeva l’acqua calda attraverso un letto di fondi di caffè, con una seconda caldaia dalla quale si innalzava il vapore che di fatto completava l’infusione.
Il brevetto ricevuto recitava “Nuove macchine a vapore per la confezione economica e istantanea di bevande a base di caffè, metodo ‘A. Moriondo'”, e di fatto sancì l’inizio di una serie di esperimenti e perfezionamenti che hanno portato alla concezione più moderna dell’espresso. “Per me è stato un onore realizzare la grafica per una invenzione così tanto amata nel mondo” ha commentato a tal proposito Olivia When, graphic designer e autrice del doodle in questione.