A quanto pare la Francia ha cambiato idea e ha deciso di allinearsi al fronte che vuole utilizzare il glifosato nell’Unione Europea. Adesso il Paese ha deciso di far parte dell’Assessment Group of Glyphosate (AGG): insieme a Paesi Bassi, Svezia e Ungheria, la Francia ha chiesto alla Commissione UE di rinnovare il permesso di commercializzazione di questo erbicida utilizzato in agricoltura su tutto il territorio dell’Unione Europea.
Secondo i dati e le analisi raccolte da questo gruppo (con tanto di bozza da 11mila pagine), non esisterebbe nessuna classificazione per quanto riguarda la tossicità o la cancerogenicità riproduttiva di questo prodotto fitosanitario.
E pensare che era il 2017 quando Emmanuel Macron, proprio nell’anno in cui veniva eletto presidente della Francia, aveva garantito il totale divieto di uso del glifosato entro il 2020. Il che non è mai avvenuto, anche perché l’anno scorso aveva già deciso di adottare una nuova strategia, dando incentivi agli agricoltori per cercare di dimezzarne l’utilizzo. Si parlava di un credito di imposta di 2.500 euro per chi non avesse usato il glifosato.
Arriviamo così in questo 2021 con una totale inversione di marcia: adesso la Francia chiede che il glifosato venga utilizzato. Toccherà ora alla Commissione Europea prendere la decisione finale.