Dopo l’approvazione dell’Agenzia per l’ambiente degli Stati Uniti (Epa) , a favore del glifosato arriva anche un membro del Parlamento francese, che sostiene che la sua cancerogenicità, oltre a non essere provata, sarebbe minore di quella relativa a carne rossa e salumi.
In realtà, se anche il glifosato continua a essere largamente utilizzato in agricoltura e generalmente assolto, è d’obbligo ricordare che la Monsanto (che lo ha inventato) ha dovuto risarcire con 80 milioni un contadino californiano ammalatosi di cancro a causa dell’esposizione al diserbante Roundup. E anche in Italia, i dubbi permangono, al punto che, ad esempio, la Coop ha deciso di mettere al bando la frutta e la verdura trattata con glifosato.
E in Francia, che succede? Stando al senatore Pierre Médevielle, vicepresidente dell’Ufficio parlamentare per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche, intervistato da La Depeche, l’uscita imminente di un rapporto parlamentare assolverebbe il glifosato. Nell’intervista (per cui oggi il senatore accusa di disonestà la testata giornalistica, che però afferma di aver registrato l’intera conversazione), il senatore parla di “un clima di isteria collettiva che vorrebbe eliminare tutti i pesticidi” affermando che “allo stato attuale delle nostre conoscenze, il glifosato è meno cancerogeno di salumi o carni rosse, che, tuttavia, non sono proibiti”.
Dopo l’intervista di Médevielle, i suoi colleghi dell’Ufficio parlamentare per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche si sono dissociati dalle sue dichiarazioni. Ora non resta che aspettare l’uscita ufficiale del rapporto per capire qual è la posizione del Parlamento francese rispetto al glifosato.
[Fonte: La Depeche]