Tra un paio di settimane, il mondo della miscelazione si radunerà a Madrid, per la sedicesima edizione di “The World’s 50 Best Bars”, che per l’occasione torna in Europa. In pieno stile 50 Best la macchina dell’hype è già al lavoro, e sono già stati svelate le posizioni dalla 100 alla 51, selezionate da un panel di settecento esperti del settore delle bevande, che includono colleghi bartender, educatori e scrittori del mondo beverage. E per gli Italiani (soprattutto per Camparino in Galleria a Milano) non sembrano esserci grandi notizie.
Questa pur bassa metà della classifica si presenta già con numeri interessanti, come le dodici nuove entrate provenienti da Copenhagen, Dubai, Hiriketiya, Hong Kong, Kuala Lumpur, London, Madrid, Singapore e Toronto, le trentacinque città nel mondo coperte dal lavoro di redazione e i tredici bar asiatici. Emma Sleight, responsabile contenuti di World’s 50 Best Bars, ci tiene ad evidenziare l’importanza anche di questa prima anticipazione della classifica ufficiale: “Siamo assolutamente emozionati dal poter dare spazio ai più straordinari bar del mondo con questa ottava edizione della lista dei 51-100. Questa classifica allargata ci dà un’ulteriore opportunità di onorare la totale dedizione e l’accoglienza dei migliori bar del mondo, con una portata ancora più ampia, e dare il benvenuto a bar da un numero ancora maggiore di località. Oggi rendiamo omaggio ai bar che hanno lavorato duramente per dimostrare cosa ci vuole per essere tra i migliori bar del mondo, e le nostre più sentite congratulazioni vanno ad ognuno dei team i cui bar si sono guadagnati un posto in questa lista”.
Dando un’occhiata alla lista però, l’Italia sembra uscirne con le ossa un po’ rotte: le uniche tre presenze tricolori, Freni e Frizioni a Roma, Camparino in Galleria a Milano e l’Antiquario a Napoli, perdono parecchie posizioni.
Gli italiani
Brutta sorpresa per quindi per il meraviglioso cocktail bar napoletano, che passando dalla posizione 44 alla 78 della classifica si ritrova fuori dalla top 50, perdendo ben 34 posizioni. Performance simile a Freni e Frizioni di Roma, che perdendo 20 posizioni esce anche lui dalla metà più ambita della selezione, scendendo dalla 33 alla 53. Lo stilosissimo locale di bandiera del marchio Campari in galleria a Milano limita i danni, con una discesa di 7 posizioni dalla 85 alla 92. Le speranze per l’Italia restano quindi affidate, oltre che a delle eventuali new entry che esordirebbero in Top 50, a Drink Kong di Roma, al ventunesimo posto della classifica dell’anno scorso, allo speakeasy milanese firmato da Flavio Angiolillo, il 1930 che parte dalla posizione numero 42 e da Locale Firenze alla 46, a meno che non siano direttamente scesi al di fuori delle prime cento posizioni.