Per carità, che agli italiani piaccia la pizza non è certo una novità: la tonda è così impressa nel DNA di noi abitanti dello Stivale che è ormai andata oltre il semplice (ma stantio: ricordate quando l’Economist la piazzò in mano a Liz Truss per paragonare la crisi economica d’Oltremanica alla nota stabilità nostrana?) stereotipo. Chiaro, anche noi non perdiamo occasione per fare la nostra parte di ingranaggi dello scontato: pensiamo al più recente teatrino coldirettiano, piena esibizione dell’intolleranza intitolata “pizzeria degli orrori“.
Ma torniamo a noi. Non c’è nulla di sorprendente nell’apprendere che agli italiani piaccia la pizza, dicevamo; ma dietro i più recenti numeri che ci raccontano di una nuova impennata dei consumi (+14% su base annua, secondo un’indagine Coldiretti Ipsos) c’è più che una semplice questione di gusto e abitudine.
La pizza salva il portafoglio
Tendenzialmente, quando si sceglie di concedersi un pasto fuori casa, la pizza è nettamente l’opzione più economica rispetto al ristorante. Nulla di nuovo, anche qui: eppure, in un contesto socioeconomico notoriamente macchiato dall’ombra dell’inflazione (macchia tamponata con misure grossolane e inefficaci, come il rumorosissimo carrello tricolore), la tonda si rafforza; e fa di una delle sue caratteristiche principali – il prezzo tendenzialmente più basso, per l’appunto – un vero e proprio cavallo da battaglia.
I numeri, d’altro canto, parlano chiaro. I prezzi della pizza, svela la sopracitata indagine di Coldiretti e Ipsos su dati Istat, “sono aumentati un terzo in meno rispetto alla media dei prodotti alimentari in commercio”. In altre parole, l’aumento medio fatto registrare dalla tonda “è stato nei primi undici mesi del 2023 del 7% contro il 10,5% del carrello alimentare”.
È un gioco di margini, certo, ma quando la parola d’ordine è “stringere la cinghia” quei pochi punti percentuale hanno un peso specifico più importante che mai. Ancora una volta, a rafforzare l’idea di questa tesi, ci possono aiutare i dati elaborati da Coldiretti: nel corso dell’ultimo anno il 65% degli italiani ha mangiato la pizza almeno una volta alla settimana, tanto per fare un esempio.
Un dato che è solo la punta dell’iceberg: “un italiano su cinque l’ha messa in tavola due volte alla settimana, l’8% per tre volte alla settimana, il 3% quattro volte e il 2% quasi tutti i giorni, solo un 2% dichiara di non averla mangiarla mai”. La pizza, oltre a simbolo di un già pesante stereotipo, sta diventando simbolo dei nostri tempi: una forma, quella tonda, che resiste ai prezzi; o che comunque lo fa meglio dei suoi “colleghi”.