Hacker? Pagina Instagram di McDonald’s? 700 mila dollari? Cerchiamo di mettere un po’ di ordine: in data 21 agosto alcuni scammer hanno hackerato la pagina Instagram ufficiale di McDonald’s utilizzandola per promuovere una criptovaluta fasullo chiamata “Grimace”. Esatto, proprio come il pupazzone viola che spesso e volentieri accompagna il marchio dagli archi dorati.
I nostri protagonisti avrebbero pubblicato una serie di post e modificato la stessa biografia della pagina del colosso a stelle e strisce con l’obiettivo di promuovere un token fasullo, presentato come un’esperimento dell’azienda su Solana, una rete in blockchain nota per l’alta velocità delle sue transazioni. I numeri parlano chiaro: in appena mezz’ora, il valore di “Grimace” è salito a 25 milioni di dollari.
Il bottino dell’attacco
I nostri lettori più perspicaci avranno già intuito dove stiamo per andare a parare. L’idea degli truffatori era quella di conferire una maggiore credibilità alla truffa appoggiandosi alla popolarità (e di conseguenza all’autorità) di McDonald’s, facendo credere che la stessa azienda fosse per l’appunto coinvolta nel progetto. Molti, convinti di partecipare a un’iniziativa capeggiata dal colosso del fast food, hanno aperto il proprio portafoglio.
Gli hacker, accumulato un “bottino” soddisfacente, hanno preso a liquidare i fondi accumulati lasciando gli investitori con token pressoché privi di valore. Numeri alla mano, tanto per intenderci, il valore di “Grimace” si era inabissato ad appena 650 mila dollari nel giro di soli 40 minuti: un crollo verticale rispetto ai 25 milioni fatti registrare solo poche decine di minuti prima.
Secondo i dati redatti dal servizio di analisi blockchain Bubblemaps gli hacker sono riusciti a creare un profitto complessivo di 700 mila dollari in Solana, suddivisi in circa un centinaio di portafogli diversi così da complicare il tracciamento del denaro. E la pagina Instagram, nel frattempo?
Lì non è rimasto che una beffarda provocazione in bio: “Ci spiace, siete appena stati fregati da India_X_Kr3w, grazie per i 700.000 $ in Solana”. McDonald’s ha rapidamente ripreso il controllo dei suoi canali social, rimuovendo ovviamente i contenuti compromessi – dai post fino al messaggio in bio. In una dichiarazione rilasciata al New York Post, la società ha parlato di un “incidente isolato” e ha assicurato di avere “risolto ogni problema”.