Gli energy drink dovrebbero essere vietati ai più giovani?

Sarebbe il caso di vietare la vendita di energy drink ai più giovani? Uno studio inglese non ha alcun dubbio.

Gli energy drink dovrebbero essere vietati ai più giovani?

Limitare, con cognizione di causa (ed effetto), la vendita degli energy drink. Tutt’altro che una novità, diranno i nostri lettori più attenti: sulle nostre pagine vi raccontammo dell’esperimento di Bridgetown, piccola cittadina dell’Australia occidentale, di vietarne la vendita ai minori di diciotto anni – un esempio che ha poi ispirato la Polonia ad avviarsi sulla stessa strada.

D’altro canto che gli effetti del consumo di energy drink nei più giovani siano tendenzialmente negativi è un qualcosa di risaputo o che più in generale crediamo di sapere, a volte più per intuizione che per parere scientifico. Parere scientifico che, per inciso, conferma quanto intuito: un recente studio inglese ha ventilato l’idea che la vendita di tutte le tipologie di energy drink dovrebbe essere vietata ai giovani e ai bambini del Regno Unito.

Salute fisica e mentale: i rischi degli energy drink

Monster Energy

“Molte di queste bevande contengono elevate quantità di caffeina, in alcuni casi fino a 160-200 mg per lattina, che è il doppio della quantità presente in una tazza media di caffè (circa 80 mg a seconda della concentrazione)” si legge in una lettera redatta da quaranta organizzazioni sanitarie e indirizzata alla segretaria di Stato per la salute Victoria Atkins.

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Le autorità sanitarie inglesi, stando a quanto riportato dai colleghi della BBC, hanno dichiarato che comporranno una risposta in tempo debito; ma cominciamo con il dare un’occhiata al rapporto in questione.

La dottoressa Amelia Lake, professoressa di nutrizione per la salute pubblica presso la Teesside University, ha preso in esame 57 studi circa gli energy drink e il loro impatto sulla salute dei giovani, evidenziando minacce anche allo stato di benessere mentale come condizione di forte ansia, di stress e addirittura pensieri suicidi.

Il consumo di energy drink nei più giovani è per di più stato collegato a problemi nel sonno, uno scarso rendimento scolastico e un regime alimentare poco sano – con quest’ultimo punto che è evidentemente dovuto al fatto che chi è solito consumare questi prodotti tende anche a seguire altri modelli dietetici e comportamentali poco sani.

“È evidente che gli energy drink sono dannosi per la salute mentale e fisica dei più giovani, nonché per il loro comportamento e la loro istruzione” ha concluso la dottoressa Lake.

Il dibattito in quel d’Oltremanica, in altre parole, pare maturo. “Ci siamo consultati su una proposta per porre fine alla vendita di energy drink ai bambini sotto i 16 anni in Inghilterra e presenteremo la nostra risposta completa a tempo debito” ha commentato a tal proposito un portavoce del Dipartimento di sanità e assistenza sociale, riportato dalla BBC. “Nel frattempo, molti grandi rivenditori e supermercati hanno introdotto volontariamente il divieto di vendita ai minori di 16 anni”.