Gli animalisti stanno insorgendo per la carne halal nelle mense scolastiche di Bologna

È polemica a Bologna: gli animalisti stanno protestando per l'introduzione della carne halal nelle mense scolastiche.

Gli animalisti stanno insorgendo per la carne halal nelle mense scolastiche di Bologna

Due le persone che avranno aperto questo articolo – quelli che sanno che cos’è la carne halal e quelli che invece sperano di scoprirlo leggendo e che si stanno chiedendo che cosa c’entri con le mense scolastiche di Bologna e gli animalisti. Ecco, non ce ne vogliano i lettori appartenenti al primo gruppo, ma per partire tutti agli stessi blocchi di partenza è bene cominciare con una piccola definizione – il termine halal, più generalmente traducibile in “lecito”, sta in questo caso a indicare una carne preparata secondo i precetti del Corano. Qui la cosiddetta pietra dello scandalo: la macellazione, che per di più deve essere effettuata da un musulmano praticante, prevede che l’animale sia cosciente durante l’uccisione, che deve essere procurata recidendo la trachea e l’esofago.

Carne halal nelle mense di Bologna: le proteste degli animalisti

carne

Ecco, siamo certi che ora abbiate pienamente intuito da dove abbia preso origine la protesta degli animalisti a cui abbiamo accennato nel titolo. Ma prima ancora un poco di contesto – a partire dal due di ottobre, in 72 scuole del comune di Bologna sarà possibile servire carne halal agli studenti su richiesta delle famiglie. Pur trattandosi di una iniziativa ancora in fase sperimentale, è bene notare che le stesse autorità cittadine l’hanno accolta un’opportunità di promuovere l’inclusione multiculturale.

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Stando a quanto lasciato trapelare il cosiddetto “menu halal” sarà disponibile una volta a settimana, naturalmente nel giorno già designato per la carne. Si tratterebbe, in altre parole, di una opzione che andrebbe ad aggiungersi alle liste “speciali” già esistenti per i bambini con particolari intollerante alimentari (la celiachia salta alla mente, tanto per fare un esempio) o allergie.

La proposta, come accennato nelle righe precedenti, ha tuttavia trovato la fierissima opposizione degli animalisti. Di seguito riportiamo un estratto di un comunicato stampa redatto da LAV, la Lega animalista: “Mai potremo accettare come atto di civiltà una violenza atroce, commessa ai danni di esseri viventi e senzienti. A prescindere che, per chi non mangia carne per scelta, questa davvero etica e di civiltà, nessuna forma di macellazione può essere accettabile, riteniamo che nessun processo di integrazione fra culture diverse possa e debba essere basato su di un atto di violenza gravissimo ai danni di esseri viventi e senzienti”.

È per di più bene notare che in Italia lo stordimento preventivo dell’animale da macellare è normalmente obbligatorio, seppur siano state concesse delle deroghe allo stordimento per le cosiddette “macellazioni rituali”, purché queste ultime avvengano in macelli autorizzati e sotto controllo delle autorità sanitarie locali.

“Al contrario, riproponiamo al Comune di Bologna, come già fatto più volte, l’invito alla progressiva riduzione dei consumi di carne e altri cibi di origine animale” prosegue la LAV ” in particolare chiediamo la riduzione annuale del consumo di carne nelle mense scolastiche del 5% per 4 anni, con un calo complessivo del 20%, l’istituzione di un giorno 100% vegetale ogni settimana in tutti gli esercizi di ristorazione pubblica gestiti o appaltati dall’Amministrazione”.