Gli allevamenti intensivi causano 50mila morti in Italia l’anno, soprattutto in Pianura Padana: l’allarme delle associazioni

L'inquinamento derivante dagli allevamenti intensivi è responsabile di 50 mila morte premature l'anno in Italia: cosa si può fare per opporsi?

Gli allevamenti intensivi causano 50mila morti in Italia l’anno, soprattutto in Pianura Padana: l’allarme delle associazioni

L’eredità etica, ambientale e morale degli allevamenti intensivi è nota a tutti, eccezion fatta per coloro che, per un motivo o un altro, sono costretti a viaggiare con le proverbiali fette di prosciutto sopra gli occhi. Ma qual è, freddi ed eloquenti numeri alla mano, il peso specifico sulla salute umana di queste ormai famigerate fabbriche di violenza?

A svelarlo ci pensa l’allarme congiunto di cinque associazioni differenti – Greenpeace Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, Lipu, Terra! e WWF -, che stimano un totale di 50 mila morti premature l’anno in Italia. L’epicentro, come avrete certamente già intuito, si trova in Pianura Padana, distretto notoriamente costellato da queste particolari attività: un recente studio della Bocconi, a tal proposito, aveva svelato che un quarto dell’inquinamento regionale lombardo proviene proprio dagli allevamenti.

Ma siamo sorpresi?

bovini

Nulla di necessariamente nuovo sotto il sole, ahinoi: i numeri di cui sopra non fanno che alimentare un copione già dolorosamente noto a chi tiene la testa fuori dalla terra. Un Moloch che si diletta al gioco del massacro avvelenando la terra e l’aria che lo circonda, e che – come può testimoniare il lavoro di Giulia Innocenzi – vive di gravissime irregolarità igieniche, etiche e morali.

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Su queste pagine abbiamo più volte preso in esame l’impronta inquinante degli allevamenti intensivi nel distretto lombardo e, più nello specifico, di quello Padano; sottolineando allo stesso tempo l’inadeguatezza della grossolana (e recidiva, a dirla tutta) “svista” del Parlamento europeo che, nell’allargare la direttiva delle emissioni industriali agli allevamenti suini e avicoli di una certa dimensione, ha lasciato filtrare attraverso le sue maglie i ben più inquinanti allevamenti bovini.

Questo ci porta alla denuncia delle associazioni citata in apertura. “Dati ISPRA rivelano che gli allevamenti intensivi sono causa del 75% di tutte le emissioni di ammoniaca in Italia” si legge in un comunicato stampa “la seconda fonte di formazione di polveri sottili nel nostro Paese, che ogni anno in Italia causano circa 50.000 morti premature in Italia”. E quindi?

Le Associazioni Greenpeace Italia, ISDE Medici per l’Ambiente, Lipu, Terra! e WWF hanno presentato a febbraio una proposta di legge, accompagnata da un manifesto, per cambiare il sistema degli allevamenti intensivi. La proposta è poi stata pubblicata sul sito della Camera dei deputati il 23 luglio scorso, e ora il suo testo deve essere calendarizzato la discussione alla Camera. Staremo a vedere.