Dalla riapertura dei ristoranti, c’è bisogno di personale, tanto in Italia quanto altrove: Giuseppe Bruno, ambasciatore della cucina italiana in America, avrebbe invitato i giovani italiani ad andare negli States: «abbiamo bisogno di voi».
C’è chi dice che i giovani in Italia non vogliono fare i camerieri perché preferiscono i sussidi piuttosto che sporcarsi le mani lavorando. C’è chi invece racconta come un cameriere valga meno di una sedia per il titolare di un ristorante. Fuori Italia, invece, c’è chi guarda ai nostri giovani come a nuove opportunità, al futuro della cucina italiana: Giuseppe Bruno, titolare dei ristoranti «Sistina» e «Caravaggio», alcuni tra i locali più rappresentativi della cucina nostrana a New York, vorrebbe invitare i nostri ragazzi ad andare a lavorare negli States.
«Abbiamo i ristoranti pieni e tante possibilità aperte ma servono giovani volenterosi per portare avanti il lavoro in sala e in cucina», ha detto Bruno. «Lo spirito di “Sistina” è sempre stato quello di far conoscere all’America il valore più autentico dell’ospitalità italiana ed è per questo che chiedo a ragazzi e ragazze italiani di venire negli Stati Uniti. Abbiamo bisogno del loro talento e del loro entusiasmo».
«Se c’è una cosa che ho capito da questo disastro è che bisogna aprirsi ed esporsi», ha continuato. «Io voglio scommettere sul talento dei giovani italiani. A loro dico: credete nelle vostre capacità ma soprattutto fate tesoro delle ricchissime tradizioni regionali del nostro Paese. Abbiamo una storia e una cultura straordinarie, portiamole in giro per il mondo».
[ Fonte: Il Corriere della Sera]