Giorgio Pinchiorri, proprietario e fondatore, insieme ad Annie Féolde, di uno dei tristellati più storici e famosi d’Italia, è improvvisamente indagato per stalking. Lo shock relativo alla notizia nella sua Firenze, dove l’Enoteca Pinchiorri è considerata un’intoccabile istituzione cittadina, ma non solo.
Eppure, a carico dell’imprenditore della ristorazione settantacinquenne penderebbero – a quanto riporta il quotidiano toscano La Nazione – le accuse di una sua ex dipendente, una sommelier di cui Pinchiorri si sarebbe invaghito al punto da non riuscire a mantenere il controllo. Si parla di telefonate continue e indesiderate, regali, toni inappropriati e addirittura di pedinamenti: comportamenti che avrebbero già causato varie denunce e un ammonimento da parte del questore, oltre che al licenziamento della giovane sommelier da quello che è sicuramente il ruolo professionale più ambito in città in quel settore.
Però, le circostanze, evidentemente, l’hanno costretta a preferire di allontanarsi dall’Enoteca. Fino a quando la donna trentatreenne, nella notte tra giovedì e venerdì, appena uscita dal ristorante dove lavora attualmente, si è nuovamente trovata di fronte Giorgio Pinchiorri, e ha prontamente chiamato i carabinieri. A quanto si apprende dalla nazione, ora la procura di Firenze ha già chiuso le indagini sul suo conto e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il titolare dell’Enoteca, accusato di stalking.
[Fonte: La Nazione]