“Grazie a Dio ti ho ucciso, e non mi hai ucciso tu”. A parlare è chef Giorgio Locatelli. L’argomento, che dissipare un poco di solennità ci pare d’obbligo, è la chiusura del suo omonimo ristorante londinese.
Locanda Locatelli, una stella Michelin conquistata a un anno dall’apertura, si trova(va?) incastonata nel quartiere di Marylebone. Al documento di nascita si legge “2002: taglio del nastro”. La chiusura, affidata com’è ormai consuetudine alla vetrina dei social, risale invece ad appena un paio di mesi fa.
C’è una certa ironia, a dire il vero. Proprio nelle praterie internettiane, dove gli affari di uno sono gli affari di tutti, Locatelli era stato piuttosto enigmatico: “Per ragioni che non dipendono da noi“, aveva scritto. Ora, a distanza di una manciata di settimane, il nostro ha voluto raccontarsi al Times.
La chiusura e il (progetto) futuro
Questione di cuore ma anche e soprattutto di sopravvivenza. “Un ristorante può toglierti così tanto che può letteralmente ucciderti” ha spiegato lo chef. “Sa quante persone conosco che sono morte nel loro ristorante? Un sacco”. Ecco, per l’appunto: sopravvivenza. Ma c’è dell’altro?
Sì, com’è ovvio, ma nulla di grave: la voglia – forse la necessità – di respirare la proverbiale aria nuova. “Ho trovato molta forza in quello che stavamo facendo, ma è diventato un po’ noioso”. Noia? C’entra l’evoluzione e la deriva. “Quando abbiamo iniziato l’ultima cosa che pensavamo di fare era qualcosa di elitario” continua Locatelli. La storia del locale è nota a tutti, però. “Sì, il cibo era quello che faccio, ma l’atmosfera non era rappresentativa di ciò che ci piace”.
Se il passato è nitido il futuro lo è, sorprendentemente, ancora di più. A maggio il nostro debutterà alla National Gallery: l’annuncio ufficiale, di fatto, era arrivato a una manciata di giorni dalla chiusura della Locanda. Un piccolo spoiler: sarà aperto a tutti, a differenza della Locanda – Locatelli fa giurin giurello. Ma non manca ancora qualcosa?
Il futuro della Locanda, di fatto. “Nei prossimi anni – spiega Locatelli – potrebbe riapparire sotto forma di pop-up o residenze. Una è già in calendario al ristorante Cecconi’s a Mayfair in autunno”.