Anche voi avete il collega che non potete vedere, ammettetelo. Quello che durante le riunioni arriva 10 minuti prima e si congratula con il capo per la direzione che sta dando all’azienda, quello che vi ruba la chiavetta per la macchina del caffè, quello che quando esci alle 18 in punto ti dice “ah, oggi fai solo mezza giornata?”. Ecco, in Giappone un impiegato quarantenne ha deciso di vendicarsi con la sua nemesi ordinando a nome suo porzioni di ramen per un totale di centinaia di euro.
L’uomo è stato infine incastrato dalla polizia per attività fraudolente e ostruzione al commercio, accuse arrivate dopo ben 10 mesi di indagini. Il nostro protagonista aveva fatto due ordinazioni da pagare in contrassegno a nome del suo collega: al primo ordine respinto, dal valore di 29 mila yen (approssimativamente 230 euro), ne è seguito un altro altrettanto importante, e la compagnia di consegne ha deciso di informare le forze dell’ordine. L’uomo ha confessato durante i primi interrogatori. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infine, è emerso che quello stesso collega aveva già ricevuto consegne inaspettate di sushi e pizza con pagamento in contrassegno: non è che un po’ se la sia cercata?