Il governo giapponese e la sua agenzia spaziale hanno deciso di unire le forze con alcune aziende alimentari e tecnologiche per avviare ricerche sullo sviluppo di una fonte alimentare sostenibile sulla Luna.
Lo studio congiunto pubblico-privato potrebbe iniziare entro marzo, guidato da Space Foodsphere, un gruppo di ricerca alimentare spaziale con sede a Tokyo. L’obiettivo è quello di provare a soddisfare la domanda di approvvigionamento di cibo sulla luna in caso di missioni lunari a lungo termine che coinvolgano un gran numero di membri dell’equipaggio. In una simile situazione, infatti, sarebbe impraticabile il rifornimento costante di cibo dalla Terra.
E siccome i viaggi a lungo termine sulla Luna stanno diventando sempre più probabili, con progetti di esplorazione lunare lanciati da Stati Uniti, Cina e altri paesi, oggi il Giappone si attiva per trovare soluzioni alternative.
Il team pubblico-privato inizierà la ricerca in una struttura artificiale, per poi probabilmente trasferirsi in un luogo simile all’ambiente lunare, come l’Antartide.
La sfida è quella di costruire un impianto adatto alla coltura indoor sulla Luna, dove le temperature sono inferiori a meno 100 gradi e c’è mancanza di acqua e aria, due elementi necessari per le coltivazioni dei raccolti. Queste tecnologie, se sviluppate, potrebbero anche ottime risposte ai problemi dell’agricoltura in condizioni di desertificazione e cambiamento climatico sulla Terra.