Purtroppo questa storia arriva dal Giappone. Qui un’azienda nipponica attiva nella caccia alle balene ha deciso di installare a Yokohama dei distributori automatici che vendono carne di balena sotto forma di bistecca, sashimi e anche pancetta. La speranza di questa azienda è quella di rilanciare le vendite di un alimento che sta subendo un netto declino e che non viene più venduto in molti supermercati. Ovviamente questo è il punto di vista dell’azienda che vuole tutelare il suo lavoro. Di ben altro avviso sono ambientalisti e animalisti che da anni si battono per vietare ovunque la caccia alle balene per proteggere questi cetacei.
In Giappone arrivano i distributori automatici di carne di balena
Hideki Tokoro, presidente della Kyodo Senpaky, questo il nome dell’azienda che caccia le balene, indossando un cappellino a forma di balena ha salutato i potenziali clienti del nuovo “negozio” senza personale dell’azienda: si tratta di uno spazio con tre distributori automatici installati a Motomachi, un quartiere esclusivo dello shopping di Yokohama che ospita anche panetterie artigianali e boutique di moda.
Questo però non è il primo punto vendita di questa ditta. Da poco ne aveva aperti altri due simili a Tokyo e prevede di aprirne un quarto ad Osaka, nella parte occidentale del paese il mese prossimo. Ma non è finita qui: pare che la Kyodo Senpaku abbia intenzione di aprire altre 100 sedi nei prossimi cinque anni.
Hideki Tokoro ha spiegato che molte grandi catene di supermercati hanno paura di essere infastidite da gruppi di attivisti contrari alla caccia alle balene, quindi hanno deciso di non vendere più la carne di questi cetacei. Tuttavia secondo Tokoro ci sono molte persone che vorrebbero mangiare la carne di balena, ma non possono farlo. Ok, vorrei dire a Tokoro che ci sono molte più persone che però vorrebbero salvaguardare la vita delle balene ed evitare che venissero cacciate per essere mangiate.
Ma torniamo alla notizia. Tokoro ha aggiunto che per venire incontro a coloro che vogliono mangiare carne di balena, stanno aprendo posti con l’idea di fornire loro un posto dove poterlo fare. Per quanto la carne in vendita, si tratta di balene catturate soprattutto in Giappone, mentre i prezzi variano delle porzioni variano da 1.000 a 3.000 yen, quindi convertendo da 7 a 21 euro circa.
Il fatto è che in Giappone il consumo della carne di balena fa parte della cultura nipponica. Soprattutto negli anni Sessanta si è avuto il picco di vendite, ma da lì in poi c’è stato un calo costante. Nel 2021 il consumo di carne di balena si è attestato sulle mille tonnellate, rispetto ai 2,6 milioni di tonnellate di pollo e 1,27 milioni di tonnellate di manzo.
Ovviamente c’è stato anche chi ha protestato contro questa iniziativa. Katrin Matthes, responsabile del WDC, ente di beneficenza che si occupa anche della conservazione delle balene e dei delfini, ha sottolineato che la maggior parte dei giapponesi non ha mai davvero provato la carne di balena. Quindi come si può ancora parlare di cultura?
Se ti stai chiedendo perché il Giappone dia ancora la caccia alle balene, effettivamente la Commissione internazionale per le balene ne ha vietato la caccia commerciale sin dal 1986, dopo che alcune specie sono arrivate vicine al rischio di estinzione. Il Giappone, però, aveva continuato a dare la caccia ai cetacei sostenendo che fosse a scopo di ricerca. Questo fino a quando non ha deciso di ritirarsi del tutto dalla Commissione, riprendendo la caccia commerciale dal 2019.