Gianfranco Vissani si lancia in un endorsement nei confronti di Matteo Salvini: sì, le sardine sono buonissime, spiega, ma quelle da mangiare.
Non che ci stupisca più di tanto venire a scoprire l’appartenenza politica del noto chef, che già più volte in passato non aveva mancato di far capire le sue simpatie e antipatie (e già aveva definito l’ex vicepremier leghista “il suo idolo”). Talvolta, incredibilmente, il buon Vissani aveva pure esagerato un tantino, e dunque bisogna ammettere che, evidentemente, s’è dato una regolata, rispetto ai tempi – non lontani – in cui rievocava nostalgico l’operato di Benito Mussolini.
“Io tifo per Salvini, le sardine le mangio e sono buonissime. In Italia siamo comandati male e siamo dei pecoroni. Ci mettono solo tasse” ha spiegato Gianfranco Vissani ai microfoni della trasmissione di Radio 2 “I Lunatici”.
E, giusto per essere sicuro di farcire il tutto con un pizzico di polemica in più, Vissani si lascia andare a un commento sulla vicenda del pizzaiolo che ha detto no ai bambini maleducati: “Io litigavo con i genitori”, ha raccontato lo chef. “Quando arrivano al ristorante li lasciano sciolti perché pensano che il ristorante sia un parco giochi. Oggi i bambini da me non vengono più”. Ma, esattamente come direbbe qualsiasi italiano medio interpellato sulla questione davanti al bancone del bar, ha aggiunto che la colpa è dei genitori, mica dei bambini.