Critico chef Gianfranco Vissani nei confronti del nuovo Dpcm. Nel mirino soprattutto la scelta di limitare i tavoli a sei persone, che – a detta del noto cuoco – penalizzerebbero i piccoli ristoranti.
“Se uno ha un ristorante grande, va bene – spiega Vissani ai microfoni de l’Adnkronos -. Ma il problema è per chi ha locali piccoli, cioè moltissimi piccoli imprenditori in Italia. A Roma sono tutte piccole attività, familiari. Come si fa a distruggere queste attività che hanno dato lustro a questo paese? Come si fa? Cerchiamo la qualità del cibo, ma l’abbiamo massacrata. Avrebbero dovuto avere più rispetto per un settore che produce il 13% del Pil”.
Semaforo verde secondo Vissani, invece, per la scelta di chiudere dalle ore 24. “Almeno recuperiamo un po’ di soldi per pagare i dipendenti”, commenta”. Ma non basta: “C’è gente che chiude ogni giorno – spiega -, forse non si rendono conto. Aspettiamo i soldi dell’Unione europea, ma quando arriveranno? Tra due anni? Nel frattempo, le attività di famiglie che ci hanno lavorato una vita non riapriranno più”.
FONTE: Adnkronos via Huffington Post