A Gianfranco Vissani piace provocare, come dimostra la sua ultima dichiarazione shock: “uccido gli agnelli a mani nude”.
Ormai, non ci stupiamo più di nulla. Dopo aver dato dell’Hitler a Renzi (che ha annunciato misure legali contro di lui) ed essersela presa più o meno con chiunque, Vissani ci ha abituato ai suoi toni un tantino sopra le righe.
Consci della sua avversione per i vegani e vegetariani, attendevamo solo una sua dichiarazione pungente in occasione della Pasqua. Certo, quest’anno non molti vip si sono schierati a favore di agnellini e capretti, e il buon chef Gianfranco ha dovuto aspettare un po’ prima di lasciarsi andare. Ma alla fine è sbottato. “Io prendo gli agnelli più piccoli perché sono più saporiti” ha dichiarato Vissani alla trasmissione di Radio Uno Un Giorno da Pecora, condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. “Non mi dispiace ucciderli, perché mio padre li uccideva a mani nude. E li ho uccisi anche io. È come il pollo o il coniglio. Bisogna utilizzare sempre un piccolo coltello che possa arrivare al cuore per fare uscire più sangue possibile, con un colpo secco, in modo che la carne rimanga bianca”.
Insomma, un’immagine pasquale non esattamente rassicurante, quella di un gigante di 130 chili (è lo stesso Vissani a rivelare il suo peso durante la trasmissione radiofonica, sostenendo di essere dimagrito ultimamente di 36 chili) con coltello in mano e chiazze di sangue ovunque.
E Vissani rincara pure la dose, quasi indignandosi quando i conduttori gli chiedono se non si senta un po’ assassino. “No, per la miseria – dice lo chef – assolutamente no!”.
[Fonte: Un giorno da pecora | Fotografia: Agenzia GRAZIANERI]