Noi non sappiamo come dirglielo, a Gianfranco Vissani, che vorremmo passare tranquilli i nostri weekend. E invece lui si mette a dire che i gay sono bravi e puliti, e ci costringe a continuare a scrivere di lui. Davvero, non facciamo in tempo a scrivere un articolo (dove quasi lo assolviamo, tra l’altro, concludendo che non è altro che un timido orsacchiottone), che ci arriva sotto il naso l’intervista di Puntarella Rossa, che ha fatto due chiacchiere con lo chef di Casa Vissani dopo aver lanciato l’iniziativa del calendario che sfotteva le sue affermazioni sulle donne in cucina che non riescono a sollevare le padelle.
C’è da dire che quelli di Puntarella Rossa sono stati più fortunati di noi, che avevamo provato a intervistare Gianfranco Vissani all’indomani della perdita della seconda stella e siamo stati rimbalzati al telefono da una voce che rispondeva al suo telefono e che sembrava proprio la sua ma che certamente non lo era, visto che ci ha detto in malo modo “no, no, qui non c’è nessun Vissani”, troncando di netto la comunicazione e non rispondendo mai più.
Però forse bisognerebbe proprio smetterla (e lo diciamo prima di tutto a noi stessi) di cercare da Vissani dichiarazioni che lui tanto farà, facendo del male alla sua immagine e all’immagine delle cucine stellate in generale, sostenendo come che le ragazze si stancano, producono meno e se ne vanno dalle cucine e che “la pasticceria è un luogo più adatto a loro della cucina”. Eppure, qualsiasi cosa pensiate, sappiate che Vissani non è mica misogino. No, no, perché tutto si può dire, ma non che a lui le donne non piacciono. E, per vostra informazione, non è nemmeno omofobo, perché con gli uomini omosessuali lui ci ha lavorato, e può assicurare che sono bravi e puliti.
Misogino e omofobo forse no, ma ignorante (nel senso che ignora, come dicevano tre celebri comici) di certo sì, visto che manco sa chi è la sua collega stellata Cristina Bowerman.
[Fonte: Puntarella Rossa]