A Gianfranco Vissani il passaggio dell’Umbria da zona gialla a zona arancione non è piaciuto e ha commentato la notizia sostenendo che in questo modo “rischia di chiudere”. Lo chef ha spiegato all’Ansa che si tratta di un calvario infinito e di una grande vergogna.
Come imprenditore, infatti, percepisce il reale rischio di chiusura della sua attività. Passando da zona gialla a zona arancione, infatti, bar e ristoranti dovranno chiudere non solo dopo le 18, ma per tutta la giornata. Anche se, bisogna specificarlo, rimarrà garantita la possibilità di fare consegne a domicilio e di proporre l’asporto.
Già a inizio mese Vissani a Non è l’arena tuonava contro le nuove misure restrittive del Governo, ribadendo che la loro categoria rappresenta il 13% del Pil. E si chiedeva, poi, se fossero reali i 300 morti di Covid-19, domandandosi anche se fossero morti veramente per il Coronavirus e non per cancro o infarti.
Vissani aveva poi continuato sostenendo che in altri paesi europei come Spagna, Francia, Germania e Inghilterra le misure non fossero così restrittive, ma a ridimensionare le sue parole ci aveva pensato Peter Gomez ricordandogli che gli ospedali si stanno riempiendo sempre di più di malati di Covid-19, che non c’era più spazio e che non ci si poteva permettere di fornire informazioni scorrette visto che il lockdown era presente in Francia e Germania e che a breve sarebbe scattato anche in Inghilterra.