L’aveva già detto Gianfranco Vissani di non essere d’accordo col Green Pass per i ristoranti. Ma lo chef ha voluto sottolineare il concetto, sostenendo quanto “penalizzi” gli esercenti come lui.
Ora che è ufficiale che il Green Pass sarà obbligatorio (dal 5 agosto), lo chef Gianfranco Vissani rincara la dose di quanto aveva già detto prima: aveva infatti già sostenuto che si trattava di “follia”, un “male necessario” per evitare le chiusure dei ristoranti. Ma adesso aggiunge: “comprendo l’importanza di vaccinarsi e del Green Pass, ma con queste misure si finisce per penalizzarci ancora di più. Va a finire che perdiamo anche i pochi clienti rimasti”.
Secondo lo chef “erano sufficienti le misure adottate fino a questo momento, si entra al ristorante con la mascherina, la si toglie per mangiare e si mantengono le distanze“. In pratica sarebbe bastato seguire quello che aveva ordinato il Governo. Peccato che non tutti i ristoratori (ancora oggi) si attenevano alle regole. Ma per chi invece le ha rispettate, a quanto pare, come sostiene Gianfranco Vissani, è uno smacco: “introdurre il green pass, in locali come il mio che non stanno nelle grandi città o nelle località di mare, significa penalizzarli in maniera imbarazzante.”
“Vengono prese queste misure – aggiunge– senza rendersi conto di come si sono ridotte le nostre attività. Servirebbe un ‘anno bianco‘ invece le tasse arrivano tutti i mesi”. Vissani ha anche accennato agli Europei 2021, confrontando come “inspiegabile” il fatto che “è stato possibile vedere in Inghilterra tutte quelle persone ammassate come sardine alla finale sia di Wimbledon che degli Europei a Wembley“. “Poi – conclude lo chef – chiedono a noi ulteriori sacrifici, è inaccettabile” .
Fonte: ANSA