Prosegue il battibecco fra Chef Rubio e Gianfranco Vissani, che ha voluto rispondere alle affermazioni perentorie del protagonista di Camionisti in trattoria, rilasciate qualche giorno fa a Il Fatto Quotidiano.
Riassumendo le premesse, Gabriele Rubini, ex rugbista riscopertosi telegenico cuoco, è tornato a far parlare di sé ribadendo che gli chef “pippano” e fingono una “letizia” che non c’è nei programmi di cucina. Ne ha avute anche per Vissani, dicendo che verso il cuoco (e gastronomo, e conduttore, e critico e chi più ne ha più ne metta) non nutre alcuna stima.
Dal canto suo Vissani si è espresso ai microfoni di Radio 2, durante I Lunatici. In un primo momento ha affermato di non essere interessato a sapere cosa aveva detto il collega su di lui, per poi ribadire di non conoscerlo e infine mandargli una sonora stoccata: non è certo interessato a “queste mezze tacche” e Chef Rubio gli “sembra uno come Corona“, concludendo con un “lasciatelo perdere”.
Sembra di assistere a una partita a tennis in cucina, e adesso la battuta spetta a Chef Rubio.
Gianfranco Vissani contro tutti
Durante l’intervista a Radio2, Gianfranco Vissani ha così dichiarato: “Non è che lo veda tutti i giorni, non mi interessa cosa ha detto. Ha dichiarato che non mi stima? Sì, vabbè, lasciamo perdere. Io non lo conosco”. Poi ha buttato giù il carico: “Queste mezze tacche, questa gente che esce fuori, non mi interessa, non voglio saperne. Ha detto che i grandi cuochi si drogano tutti? Io penso proprio che lui stia andando fuori i binari. La colpa è dei giornalisti che lo intervistano. Più lo intervistano e più va fuori da ogni schema. Mi sembra uno come Corona, lasciatelo perdere”.
Per essere due persone che dichiarano di non conoscersi reciprocamente, certo che Vissani e Chef Rubio ne hanno di strali da lanciarsi l’un l’altro.
Dopo le frecciate a Rubio, Vissani ha cambiato argomento ai microfoni di Radio2. Forse ora (non) aspetta la prossima replica di Chef Rubio per (non) rispondergli.
Ha speso parole critiche anche nei confronti del reddito di cittadinanza, lamentando il fatto che ormai sia difficile trovare cuochi, camerieri o lavapiatti: “Ormai non si pagano più, tanto pagano la gente che sta a casa. Quelli che lavorano tre o quattro mesi, poi prendono sette mesi di sussidi. Prendono i soldi e stanno a casa. Vengono pagati per non far niente, ma stiamo dando i numeri? Gli italiani non si trovano più. E gli stranieri rompono i piatti. Quando lavorano loro i piatti sono tutti sbeccati. Quando ha voglia di lavorare l’italiano che conosce il sistema è superiore. Sono convinto di quello che dico”.