Tracce del passato per imparare a interpretare – ma non prevedere, che mica siamo indovini – il futuro: questa la premessa tematica che accompagna l’annuncio di TerritOri, il nuovo progetto pop di Casa Vissani che andrà a operare in maniera parallela al Ristorante. La premessa più immediata, e ce la permetterete, è che leggere “ristorante pop” nell’intestazione del comunicato stampa ci ha piacevolmente sorpreso.
Di Gianfranco Visani si può dire molto – pratico per evidente convinzione, schietto nelle parole ma anche nella cucina, capace di presentarsi vestito di rosso quando la parola d’ordine è il nero, capace di rendere fine dining (nel senso più ampio del termine) il tradizionale -, ma “pop” non è un aggettivo che ci saremmo aspettati di trovare accostato a un suo progetto. Il che, per inciso, rende l’impianto tematico di TerritOri ancora più interessante.
TerritOri, il nuovo ristorante di Casa Vissani: tutti i dettagli
Bando alle ciance, dunque, e come di consueto cominciamo con il prendere in esame le cosiddette norme operative partendo dalle coordinate spazio-temporali. Il luogo, a dire il vero, già l’abbiamo accennato: TerritOri sorge in una sala della stessa Casa Vissani, affiancandosi (figuratamente e letteralmente) per l’appunto al Ristorante dove Gianfranco Vissani continuerà a progettare, assaggiare ed elaborare i suoi piatti declinati nella Proposta Grande da 7 portate o nella Proposta Piccola da 4 portate. Il taglio del nastro, invece, è previsto per giovedì 18 aprile.
TerritOri nasce on l’ambizione di riproporre “il valore della propria storia pregressa per scrivere un nuovo capitolo al passo con i tempi” che, tradotto in termini più pratici, significa che si misurerà con l’idea di rendere pop il fine dining. Come? Raccogliendo le tradizioni e le preziosità dei prodotti territoriali (e da qui il nome del ristorante) nell’ottica di proporli in una cucina più immediata e familiare.
Servizio dinamico e cortese, carta dei vini più contenuta (e arricchita, è bene notarlo, da una esclusiva selezione di birre umbre), formula economica più complessivamente accessibile – il tutto, beninteso, mantenendo la cornice operativa che ha reso celebre Casa Vissani.
Un ultimo grappolo di dettagli, che non possiamo nascondere sotto il proverbiale tappeto: vale la penare notare che il progetto di offrire due differenti espressioni stilistiche di una unica grande cucina è, a onore del vero, da fare risalire a Luca Vissani; che in accordo con il padre e l’intero staff di sala e di cucina ha fondamentalmente ottenuto il semaforo verde per ampliare il ventaglio di offerta di Casa Vissani.