Il 4 luglio si celebra il Caesar Salad Day (oltre che l’Independence Day negli Stati Uniti), e quest’anno cade persino il centenario di questa iconica insalata conosciuta in tutto il mondo e oggetto di innumerevoli varianti. Anche, di innumerevoli qui pro quo: in molti credono che il nome sia ispirato a Giulio Cesare, per esempio, nozione non vera. Anche se Roma in un certo senso ha a che fare con essa.
C’entra l’antica Roma così come c’entrano il Messico e persino l’epoca del proibizionismo sugli alcolici: difficile immaginare un filo conduttore tra tutti questi elementi, eppure c’è!
Le origine italiane della Caesar Salad
Di origini italiane è colui che ha ideato la Caesar Salad, anche se non lo ha fatto nella terra natia bensì oltreoceano. Si chiamava Cesare Cardini e nacque verso la fine dell’Ottocento a Baveno sul Lago Maggiore. Emigrò prima in California e poi in Messico, proprio durante l’epoca del proibizionismo in America: nel 1924 era fisso a Tijuana (città messicana sul confine con gli States), e gestiva un ristorante. Pensò a un’insalata ricca e piena di contrasti, a cui diede il proprio nome e che divenne la pietanza preferita tra tutti gli americani che sconfinavano in Messico per eludere il proibizionismo sugli alcolici. I dubbi rimangono sul ristorante: a quanto pare Cardini ne aveva due, il Caesar’s e l’Alhambra Cafe, ma ai fini del racconto è poco rilevante.
A questo punto tutto torna, ad eccezione del riferimento sull’Antica Roma. Questa entra in gioco non per l’Imperatore Giulio Cesare come a molti viene spontaneo immaginare, ma per la lattuga romana come ingrediente cardine della ricetta. Questa particolare varietà di lattuga è ha tale nome perché coltivata sin dall’epoca della Roma antica. Ecco quindi che i puntini sono uniti, sempre in un’ottica di narrazione.
La Aviator Salad e gli attuali proprietari del Caesar’s
In tutto ciò, la storia include anche altri elementi. C’è chi sostiene che a suggerire indirettamente la ricetta della Caesar’s Salad a Cardini siano stati i piloti americani del Rockwell Field Air Force, clienti fissi del ristorante. Cardini, in occasione del loro arrivo per festeggiare il Giorno dell’Indipendenza, accolse le loro richieste e desideri e mise insieme la Caesar Salad. Ecco perché, inizialmente (e a quanto raccontano), il nome fu “Aviator Salad”. Un ulteriore percorso è raccontato dall’attuale proprietario dello storico Caesar’a, ovvero Javier Plascencia: egli narra che Cardini usò per la Caesar Salad la ricetta di Livio Santini, suo cuoco, o quella di sua mamma, ma non vi sono prove anche sulla base delle date sui documenti dell’immigrazione.
Com’è fatta la Caesar Salad
Apparentemente semplice e ormai sottovaluta, la Caesar Salad è (o dovrebbe essere) un equilibrio perfetto di alimenti, consistenze e aromi. Croccantezza, acidità, dolcezza solo le colonne portanti del piatto: lattuga romana servita o a foglie intere o tagliate a listarelle (dolce e croccante al contempo), pollo alla piastra, Parmigiano in scaglie, pane croccante all’aglio, un dressing iconico a base di uova e spezie.
Ci sono diatribe anche sulla presenza del pollo, perché la Caesar Salad potrebbe essere nata senza questo elemento. A suggerire di inserirlo, per arricchirla e renderla più saziante e nutriente, potrebbe essere stata la ballerina e attrice Maggie Waterfall.