Lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha travolto il mercato alimentare internazionale con rincari, carenze e blocchi alle esportazioni: tra i prodotti di cui più si è discusso c’è senza ombra di dubbio l’olio di semi di girasole, le cui scorte in Italia minacciavano di esaurirsi ad appena una manciata di giorni dall’inizio del conflitto, mentre a oggi le classifiche dei rincari ai prezzi dei beni alimentari vedono di fatto questo prodotto regnare incontrastato con aumenti che arrivano a sfiorare il 70%. Insomma, occorre ingegnarsi per mettere le mani sull’olio di girasole – ed è esattamente quanto è accaduto in un birrificio di Monaco, in Germania, che di fatto ha cominciato a permettere ai propri clienti di pagare la propria birra con il prodotto in questione.
È risaputo, dopotutto, che sia proprio la necessità a favorire l’ingegno – ed è evidente che i gestori della Giesinger Brewery ne avessero davvero molta: il tasso di cambio al momento è un litro di birra per un litro di olio di girasole. “Ci è venuta quest’idea perché abbiamo semplicemente finito l’olio in cucina… Dobbiamo essere fantasiosi” ha commentato a tal proposito il manager del pub in questione, Erik Hoffmann. “Se hai bisogno di 30 litri a settimana e invece ne prendi solo 15, a un certo punto non sarai più in grado di friggere una cotoletta” ha spiegato, aggiungendo che al momento i clienti hanno barattato 400 litri complessivi. Va sottolineato che, stando agli attuali prezzi tedeschi, un litro di birra costa infatti circa sette euro, mentre un litro di olio di girasole 4,5€ – va da sé, dunque, che l’offerta è pericolosamente allettante per molti clienti. Un cliente in particolare, ha raccontato Hoffmann, si è presentato il giorno del suo compleanno con circa 80 litri di olio e ha preteso che venissero scambiati con otto casse di birra: certamente alla festa nessuno sarà rimasto a bocca asciutta.