Eh niente, ci hanno preso gusto: gli attivisti-ambientalisti sono tornati a colpire. Questa volta hanno deciso di recarsi in Germania e lanciare del purè di patate contro il quadro Il Pagliaio di Monet. Solo che, a differenza di quanto capitato con la zuppa di pomodoro scagliata contro i Girasoli di Van Gogh, questa volta il dipinto non era protetto da un vetro.
In questo periodo gli attivisti hanno deciso di protestare contro il cambiamento climatico danneggiando diverse opere d’arte. In questo specifico caso si è trattato di due membri del gruppo Last Generation: i due si sono recati al Museo Barberini di Potsdam, in Germania e hanno lanciato del purè di patate contro un olio di Monet.
Come da prassi, poi, si sono incollati alla parete al di sotto del quadro (almeno, uno dei due lo ha fatto) e hanno cominciato a protestare sostenendo che la gente di preoccupi più di un quadro imbrattato che di chi muore di fame o dei cambiamenti climatici (ok, sorvolo sulla sindrome da benaltrismo e sul fatto che ci si possa preoccupare di più cose contemporaneamente, anche in ambiti diversi, senza per questo dover andare in giro a danneggiare opere d’arte per dimostrare il proprio punto di vista).
Poi hanno chiesto ai politici di mettere in atto misure efficaci per limitare il cambiamento climatico. Questa volta, però, l’hanno fatta grossa: il quadro in questione non era protetto da un vetro, motivo per cui Carolin Stranz, portavoce del museo, ha dichiarato che deve essere ancora valutata l’entità dei danni.
Qui potete vedere il video del gesto su Twitter:
We make this #Monet the stage and the public the audience.
If it takes a painting – with #MashedPotatoes or #TomatoSoup thrown at it – to make society remember that the fossil fuel course is killing us all:
Then we'll give you #MashedPotatoes on a painting! pic.twitter.com/HBeZL69QTZ
— Letzte Generation (@AufstandLastGen) October 23, 2022