Alcuni ristoratori si sono riuniti a Genova e hanno dato vita a una protesta contro il mancato arrivo degli aiuti e dei contributi previsti per le attività che hanno avuto difficoltà durante la pandemia.
In piazza De ferrai, sotto Regione Liguria, alcuni ristoratori hanno manifestato per protestare, con alcune sedie a simulare i tavoli di un ristorante e cartelli appesi al collo con su scritto messaggi inequivocabili come ‘Apriamo o moriamo’, una sorta di flash mob per lamentare il fatto che non abbiano ancora ricevuto gli aiuti e i contributi promessi.
“Siamo messi male, lo sappiamo, lo sanno tutti – ha sostenuto Fausto Malerba, imprenditore e titolare di un noto ristorante genovese -, Noi non lavoriamo e continuiamo a pagare costi fissi. Lo facciamo da un anno, Siamo pronti a chiudere e ad aspettare purché ci sia una seria partecipazione a questi costi fissi. La salute pubblica è fondamentale e fin qui siamo d’accordo però abbiamo dipendenti che non prendono la cassa integrazione, che devono pagare l’affitto e non sanno come fare.
Gli imprenditori – ha continuato Malerba – quelli che possono farlo, li aiutano ma molti di noi hanno la stessa difficoltà: i proprietari delle mura stanno dando lo sfratto. E quando si arriva allo sfratto abbiamo chiuso aziende, attività e posti di lavoro. Stiamo chiedendo finanziamenti alle banche per pagare quote di stipendi ma abbiamo difficoltà a accedere anche a quelli quindi nemmeno indebitandoci possiamo dare una mano alle nostre aziende”.
Al termine della protesta, una delegazione dei ristoratori ha incontrato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
[ Fonte: ANSA]