Evidentemente il barista perfetto non è quello che si rifiuta di servire l’ennesimo drink al cliente che glielo chiede con voce strascicante (e forse nemmeno quello che – poverino – lo aiuta a vomitare), ma colui che permette ai propri clienti di usare il proprio locale come una sorta di deposito per le sostanze stupefacenti. È quanto capitato presso il bar Caffè del Porto, nel pieno cuore del centro storico di Genova: stando a quanto emerso dai rapporti degli agenti delle forze dell’ordine, che evidentemente avevano preso l’attività commerciale in questione in esame già da qualche tempo, numerosi clienti erano soliti utilizzare i locali del bar come nascondiglio per la droga.
Dopo una serie di controlli dei clienti che erano soliti frequentare il locale e lunghe sessioni di osservazione, il personale in divisa ha infine organizzato una perquisizione che ha permesso di ispezionare a fondo il locale: al suo interno sono stati rinvenuti diversi grammi di droghe di diverso tipo che venivano nascosti in più punti (il che fa pensare, per l’appunto, che i clienti che approfittavano di questo “servizio” fossero un certo numero). Complessivamente i poliziotti hanno trovato quasi 60 grammi di cannabis, oltre sette grammi di oppiacei e poco più di cinque grammi di cocaina: il questore del capoluogo ligure ha deciso di sospendere la licenza al titolare per un periodo di cinque giorni.