I controlli del personale della Guardia Costiera di Genova presso l’area del porto, e più precisamente ancora nella zona del terminal traghetti, hanno portato a individuare un lotto di 64 chilogrammi di “alimenti di origine animale” – ossia, per intenderci, pesci e crostacei essiccati – commerciati al di fuori dei limiti di legge in quanto del tutto privi della documentazione obbligatoria. Secondo quanto è stato lasciato trapelare dai rapporti redatti dal personale in divisa coinvolto nell’operazione il prodotto ittico in questione, poi chiaramente sottoposto a sequestro amministrativo, era detenuto all’interno di numerose valigie, borse e pacchi da una cittadina che stava per imbarcarsi alla volta di Porto Torres.
Gli agenti delle forze dell’ordine hanno poi tentato di ricostruire l’iter compiuto dalla merce di cui sopra, e stabilito che con ogni probabilità è giunta nel territorio italiano tramite un volo aereo proveniente dalla Nigeria e poi diretto in quel di Milano. Come già accennato, l’intero lotto di prodotti ittici è stato prontamente sequestrato dal personale della Guardia Costiera del capoluogo ligure, che nelle prossime ore si occuperà di distruggerlo secondo le modalità indicate dalla legge. La cittadina, nel frattempo, si è trovata a dover fare i conti con una sanzione amministrativa dall’importo non riportato.