Casa Mehari vuole essere uno spazio di condivisione di esperienza, certo, ma anche apprendimento di un mestiere e soprattutto di lavoro dedicato a ragazzi affetti dalla sindrome di Down o da altri ritardi di natura cognitiva dell’associazione di volontariato “La Bottega dei Semplici Pensieri”. Sorge al numero otto di via Nicoterra in quel di Quarto, ad appena una manciata di chilometri da Napoli, in un immobile confiscato alla criminalità; e proprio nella giornata di oggi – mercoledì 3 aprile – vedrà l’inaugurazione della sua cucina professionale per mano di chef Gennaro Esposito.
La cucina di Casa Mehari, è bene notarlo, è di fatto completa di tutte le attrezzature e le certificazioni necessarie a operare; ed è stata realizzata grazie al progetto “Cooking a Revolution” finanziato con “Festa a Vico”, tradizionale kermesse enogastronomica con epicentro a Vico Equense – proprio dove si trova il ristorante Torre del Saracino di Gennaro Esposito, tra parentesi – che ogni anno si pone l’obiettivo di raccogliere fondi per progetti solidali.
Un taglio del nastro a due stelle
Tra i progetti finanziati nel corso del 2023 da “Festa a Vico” – sei in tutto, a onore del vero – c’è come accennato anche quello dell’associazione “La Bottega dei Semplici Pensieri”, nominato “Cooking a Revolution”, che a sua volta ha coinvolto altri soggetti come la comunità “La Scheggia” di Giugliano in Campania, che accoglie ex tossicodipendenti, e la cooperativa “La Quercia Rossa” che si occupa di lavoro per i giovani diversamente abili.
L’obiettivo, dicevamo, è quello di permettere a Casa Mehari di fiorire in una vera e propria struttura capace di ospitare eventi gestiti e organizzati dai ragazzi de la Bottega e dai giovani dell’impresa sociale “La Scheggia”; e a inaugurare la prima mattonella di questo percorso sarà Gennaro Esposito, chef del due stelle Michelin Torre del Saracino di Vico Equense e più di recente insignito alla guida della direzione culinaria del Caruso Nuovo, il ristorante del Grand Hotel et de Milan.
“Una cucina professionale per i nostri ragazzi è sempre stato uno dei nostri sogni” ha spiegato Maria Trapanese, presidente dell’associazione “La Bottega dei Semplici Pensieri”, in una breve intervista rilasciata a Positano News. “Finalmente dopo oltre dodici anni di attività e a due anni dalla consegna del bene confiscato, abbiamo realizzato questo nostro obiettivo. Per noi è un traguardo importante che dobbiamo alla grande rete di solidarietà che ci è vicina e grazie alla grande sensibilità dello chef Gennaro Esposito. La cucina è un’occasione di lavoro per i nostri ragazzi”.