L’avventura meneghina di Gennaro Esposito è ormai al semaforo verde: come anticipato nelle settimane precedenti, infatti, il celeberrimo chef del due stelle Michelin Torre del Saracino di Vico Equense prenderà le redini della direzione culinaria del Caruso Nuovo, ristorante che governa la proposta gastronomica dell’iconico Grand Hotel et de Milan. Cogliamo l’occasione per rinfrescarvi la memoria: come non sarà certo sfuggito ai nostri lettori più attenti stiamo parlando di “riapertura”, che segue di fatto un rinnovamento degli spazi della struttura a cura di Dimorestudio.
Stando a quanto lasciato trapelare la famiglia Bertazzoni ha deciso di rideclinare la forma del ristorante secondo i precetti dell’eleganza e della convivialità, tenendo come tema angolare del rinnovamento un particolare figura chiave – quella delle radici, concetto che lega saldamente la collaborazione tra Caruso Nuovo e Gennaro Esposito.
Gennaro Esposito al Caruso Nuovo: tutti i dettagli della nuova apertura
“Radici”, abbiamo detto – un concetto saldo e al contempo variegato, se vogliamo sfuggente, decisamente personale. Qual è l’idea a tal proposito di Gennaro Esposito? “Nel mio mestiere dimenticare le proprie origini è un peccato mortale” ha spiegato lo chef di Torre del Saracino “un gesto di superbia che preclude anche la possibilità di scoperte future”. Sia ben chiaro, non siamo certo qui per filosofeggiare, ma piuttosto per evidenziare gli spazi di incontro che hanno portato alla collaborazione con Caruso Nuovo.
“Le origini sono il punto di incontro e di appartenenza per sviluppare frutti nuovi e rigogliosi” spiega infatti la famiglia Bertazzoni, sottolineando la somiglianza nelle radici culturali di Milano e Napoli. Il Caruso Nuovo, reimmaginato da Dimorestudio, nasce così; e si presenta come un ristorante che all’occhio si distingue per la sua mediterraneità, per i suoi colori e profumi, che lascia spazio tanto a colonne, intarsi e pavimenti in graniglia quanto a tessuti a stampa floreale dai toni indaco chiaro, rosa e viola.
Ma non divaghiamo, che sappiamo bene che a comandare la curiosità, quando si legge di Gennaro Esposito al Caruso Nuovo, è anche e soprattutto l’appetito. La carta del menu è composta da piatti della tradizione partenopea e milanese, con la proposta del pranzo che è stata appositamente calibrata per essere più “snella” rispetto a quella serale. Stando a quanto lasciato trapelare, fra le proposte del percorso gastronomico del Caruso Nuovo sarà possibile trovare gateaux di patate, spaghetto al pomodoro del Vesuvio selezione Gennaro Esposito, zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola “anni 80” e l’interpretazione di tante verdure a rendere omaggio alla cucina mediterranea.