Gelato Tonitto 1939 sbarca su Alibaba, la piattaforma cinese dedicata all’e-commerce. I gelati e i sorbetti dell’azienda ligure partono così alla conquista del mercato cinese.
Tonitto 1939 e Alibaba hanno stretto un accordo grazie al quale sulla piattaforma sarà possibile comprare tutti i prodotti genovesi. Inoltre Tonitto 1939 sarà presente su Alibaba anche come Global Gold Supplier, grazie all’ausilio dell’ICE (è l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane): è il miglior status di collaborazione che permette di massimizzare le vendite. In effetti, su Alibaba più dell’85% dei clienti tende a effettuare acquisti solamente con aziende che si fregino del titolo di Global Gold Supplier.
In realtà Gelato Tonitto 1939 era già presente sul mercato cinese: i primi prodotti liguri avevano fatto capolino in Cina nel 2020 nei ristoranti, centri commerciali e hotel dell’Oriental Pearl Tower di Shangai. Ma adesso, con questo accordo, la sua presenza su questo mercato subirà una rapida impennata.
Luca Dovo, AD di Tonitto 1939, ha spiegato che per la loro azienda riuscire ad entrare in un colosso come Alibaba rappresenta una grande opportunità. Si tratta non solo di affermare il loro percorso di internazionalizzazione e digitalizzazione, ma anche farsi vedere sul mercato asiatico.
Effettivamente la Cina è il secondo paese al mondo per il consumo di gelato: prima di lei ci sono solo gli Stati Uniti. In Cina il giro di affari inerenti il gelato vale 9,5 milioni di dollari ed in continua crescita. Anche Coldiretti ha riportato dati che vano nella medesima direzione: nel corso dei primi mesi del 2021, l’export del settore alimentare verso la Cina ha registrato un +19,4%.
La scelta di Tonitto 1939 di espandersi verso l’estero non deve stupire nessuno: da sempre l’export è uno dei suoi punti di forza, tanto da essere presente in più di 30 Paesi, fra cui, oltre la Cina, figurano anche il Belgio, la Russia, l’Irlanda e il Portogallo (in particolare in Belgio e Portogallo è arrivato grazie a due colossi della GDO locale). Non a caso il 40% del fatturato dell’azienda è rappresentato dalle esportazioni.
E in futuro l’intenzione è quella di espandersi anche nei Paesi del Golfo e nelle economie emergenti sotto l’Equatore.