Il gelato artigianale in Italia muove un giro di affari pari a 3 miliardi di euro. Non importa che sia in cono, coppetta o vaschetta d’asporto, la domanda di gelato artigianale italiano cresce del 10% all’anno. Una “crescita che non si scioglie”, ha commentato Cna Agroalimentare, dopo i risultati di un’indagine condotta tra gli operatori iscritti alla Confederazione.
Con un “enorme impatto sulla filiera agro-alimentare”, ha poi rilevato Cna, grazie al previsto acquisto di circa 240mila tonnellate di latte, 70mila tonnellate di zucchero, 23mila tonnellate di frutta fresca e 32mila tonnellate di altri prodotti, spesso eccellenze tricolori, quali il pistacchio di Bronte e le nocciole di Piemonte, Lazio e Campania, le mandorle siciliane e i limoni delle Costiere sorrentina e amalfitana.
Secondo Cna le nuove tendenze in cucina contribuiscono sicuramente ad allargare questo mercato. Tra i gusti più gettonati continua il successo dei gusti fiori edibili: quest’anno + sarà la volta del fiore di sambuco, ma hanno i propri affezionati anche gelsomino, begonia, calendula. E non si ferma il filone del gelato salato. Ormai il fenomeno è tracimato dai ristoranti stellati a buona parte dei locali con giovani cuochi in cucina, nei cui menu campeggiano ostriche e ricci di mare, gorgonzola e pesto genovese, patate viola e ortaggi vari rigorosamente sotto zero.
[Fonte: Ansa]