Basta!
Basta con le pedalate chilometriche con cui immancabilmente ci puniamo dopo avere mangiato una morbida e vellutata coppa di gelato, invitante e cremosa ma nello stesso tempo anche rovinosamente calorica!
Da oggi, infatti, le pedalate auto-punenti si faranno “prima”.
Sì, prima. Prima di mangiare il gelato.
Da oggi, cioè, potremo smaltire in anticipo gli zuccheri e i grassi generosamente regalatici dal nostro bel gelato semplicemente pedalando. Ma non solo: saranno proprio quelle pedalate lì a fornire la forza motrice per produrre e mantecare il gelato che andremo a gustare, fornendoci quindi un prodotto che avremo fatto interamente noi, con la forza delle nostre gambe.
Più autoprodotto di così…
Succede alla Ample Hills Creamery, la più grande gelateria di New York, con sede multipiano a Brooklyn e due altre succursali in città, amata per lo spirito innovativo, i gusti particolari e la varietà dei topping. Ed è proprio qui che si è avuta la singolare idea.
E’ tutto molto semplice: il cliente arriva, e invece che su un comodo divanetto viene fatto accomodare su una bicicletta collegata a un cestello, provvisto di regolare pala mescolatrice, dove verranno poi inseriti gli ingredienti: latte, panna, ghiaccio e gusto prescelto.
Dopo essersi seduto, il cliente dovrà cominciare a pedalare, fornendo così l’energia motrice necessaria a compiere il lavoro di mescolamento.
Trascorsi venti minuti di sano esercizio fisico… voilà, il gelato sarà bell’e che che pronto. Ancora qualche minuto per refrigerarlo e il capolavoro sarà finalmente terminato, guarnito con i topping desiderati e soprattutto autoprodotto. Solamente più da gustare e assaporare.
E oltretutto senza nessun senso di colpa o col pensiero di doversi sottoporre alla consueta, desolante dieta riparatrice: le calorie, infatti, saranno già state bruciate in precedenza. In più, avremo l’impagabile, gratificante consapevolezza di averlo fatto noi, il nostro gelato, con le nostre mani.
O meglio, per essere precisi, con i nostri piedi.
[Crediti | Eater]