Drastico calo del consumo di gelato in Italia: si registra un -20%. Nonostante il caldo e l’estate siano finalmente arrivati, a causa dell’assenza di turisti collegata all’epidemia da Coronavirus, in Italia si mangiano molti meno gelati.
E’ la stessa Coldiretti a lanciare l’allarme. Solitamente, in periodi normali, la domanda di gelato artigianale genera un fatturato anno di 4,2 miliardi di euro. Tuttavia a causa del maltempo (e dei relativi danni all’agricoltura) e dell’assenza di 10 milioni di turisti (sia italiani che stranieri) per via della pandemia da Covid-19, ecco che la situazione sta mettendo in crisi anche il settore del gelato.
La situazione è particolarmente grave se si pensa che nelle 39mila gelaterie presenti sul suolo italiano, lavorano circa 74mila lavoratori. Come materie prime, invece, vengono usati solitamente:
- 220 milioni di litri di latte
- 64 milioni di chili di zucchero
- 21 milioni di chili di frutta
- 29 milioni di chili di altri prodotti
Il che vuol dire che se si vendono meno gelati perché ci sono meno turisti, non solo a soffrirne sono le gelaterie e relativi dipendenti, ma anche tutti i fornitori e relativo indotto. Considerando poi che l’Italia è leader mondiale nella produzione di gelato artigianale, sia per quanto riguarda il numero di punti vendita che per quanto concerne il fatturato, la situazione appare decisamente seria.