Ma come: Italia paese del gelato e poi proprio qui il gelato ha un forte calo di produzione. L’Italia al terzo posto in Ue non ce l’aspettavamo, eppure è superata da Germania e Francia. Il calo è del 15%, 435 milioni di litri, mentre la Germania ne vanta 494 milioni e la Francia 451 milioni.
Questo quanto emerge da un’analisi Coldiretti sulla base dei dati Eurostat, relativi al 2018. Non si può far altro che evincere la “perdita di un primato storico del made in Italy; smacco per l’Italia dove la produzione di gelato è nata oltre 500 anni fa con le prime notizie che risalgono alla metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti“.
Coldiretti vuole metterci anche il lato positivo, sottolineando che comunque “il gelato resta uno degli alimenti più amati dagli italiani, che ne consumano annualmente 6 chilogrammi a testa grazie alla presenza di quasi 40 mila gelaterie e oltre 150 mila addetti“.
La stessa fa notare una evoluzione delle tendenze, dal momento che è stata registrata una progressiva destagionalizzazione dei consumi: in parole povere, non è più l’estate l’unica stagione in cui è scontato consumare più gelato. Inoltre, anche le gelaterie italiane iniziano ad offrire gusti esterofili, per abbracciare i gusti dei vari target di consumatori.
Tutto ciò in una situazione in cui l’Italia è comunque al top in materia: di qualche giorno fa la notizia del gelato gusto mare per salvaguardare i fondali marini, e recenti i dati che confermano quanto gli italiani scelgano il gelato per la pausa pranzo. Se l’argomento vi sta a cuore, ecco l’articolo in cui parliamo dei trend del gelato nel 2019.
Fonte: ansa.it/canale_terraegusto