A causa del Coronavirus, anche i distributori automatici di Torino si convertono: al suo interno si trovano gel igienizzante, mascherine e cibo. E’ quanto accaduto nel distributore automatico in via Maria Vittoria, vicino al Collegio Einaudi.
Mettendo le monetine non si ottengono più snack e bibite, bensì dispositivi di protezione come guanti e mascherine e gel igienizzante per le mani. Inoltre è stato inserito anche un libro a 3 euro, probabilmente un usato: si tratta di Maledetta Primavera di Paolo Cammilli.
La stessa cosa, seppur con qualche variazione nei prodotti offerti, è accaduto in altri distributori automatici del capoluogo piemontese. Al posto di patatine e bevande gassate, in questi distributori adesso si trovano cibo, sale, zucchero e articoli per fumatori. Il fatto è che adesso, a cause delle restrizioni per il Coronavirus, dopo le 19 rimangono solo le macchinette per chi non può usare i servizi di food delivery (i servizi di consegna a domicilio sono attivi, fra l’altro, in molte città, ma non dappertutto e non tutti possono permettersi i costi di una cena da asporto).
Ma anche il settore dei distributori sta soffrendo la crisi. E questo perché molte macchinette si trovano in scuole, aziende, palestre o università, cioè in zone chiuse al pubblico. In effetti Confida, l’associazione di categoria, ha parlato di 16 milioni di euro di perdite a settimane, cosa che mette a rischio 30mila posti di lavoro (senza pensare, poi, all’indotto). In alcuni casi sono state lanciate delle iniziative per limitare i danni. Un esempio? A Milano FrescoFrigo ha installato 5 frigoriferi in un complesso residenziale per far sì che i residenti avessero un posto vicino dove fare la spesa.