“Lo faresti per soldi?”: questa la domanda che uno dei capi chef dell’Heritage Park Hotel, in Galles, ha ritenuto opportuno rivolgere a una cameriera adolescente. La ragazza, comprensibilmente imbarazzata e messa a disagio, si è rivolta a un tribunale del lavoro che ha sentenziato il suo diritto a essere risarcita con 18 mila sterline.
Purtroppo, la cameriera non ha ottenuto immediatamente giustizia. A rigor del vero, infatti, va detto che il suo primo appello, rivolto direttamente ai capi della catena, è stato accolto con silenzio in primis e, successivamente, con la rimozione dai turni e dal gruppo di WhatsApp in cui si coordinava il lavoro. Secondo quanto riferito dalla ragazza, la domanda dello chef le è stata posta durante un turno di lavoro mentre passava per la cucina, e lei ha dunque chiesto alla direzione di non lavorare più negli stessi turni.
Claire Ward, giudice del lavoro che si è occupata della vicenda e che ha preso nota degli appelli della cameriera, ha classificato i commenti dello chef come “comportamento indesiderato”, sottolineando che si trattava a tutti gli effetti di parole che hanno avuto lo scopo e l’effetto di violare la dignità della ragazza e di creare un ambiente intimidatorio, tanto che lei stessa aveva chiesto di non lavorare più con lui.