Funghi porcini in aumento per i cambiamenti climatici: la produzione segna un +20%

A quanto pare a causa dei cambiamenti climatici la produzione di funghi porcini è in crescita: si segnala un +20%

Funghi porcini in aumento per i cambiamenti climatici: la produzione segna un +20%

Sembra proprio che i cambiamenti climatici, con i lunghi periodi di caldo alternati alle forti piogge, abbiano fatto bene al raccolto dei funghi porcini. La loro produzione, infatti, quest’anno segna un +20%.

In aumento la produzione di funghi porcini a causa del clima anomalo

funghi porcini cestino

A dirlo è Coldiretti che sta tenendo d’occhio la situazione proprio in questo periodo di ricerca. Tuttavia l’associazione mette in guardia: da zona a zona ci sono differenze notevoli di produzione e di raccolto. Quello che deve rimanere uguale, invece, è il livello di attenzione verso le regole di sicurezza da mettere in atto durante la ricerca di funghi.

È proprio di queste ore, infatti, la notizia della morte di un 52enne di Varese, deceduto mentre cercava funghi: è precipitato in un dirupo e a nulla è valso l’allarme dato immediatamente dal compagno che era con lui. Nella vicenda è intervenuto anche l’Elisoccorso, ma le ferite riportate dall’uomo erano troppo gravi e non ce l’ha fatta.

Tornando ai funghi porcini (ma non solo: la stessa cosa vale anche per i chiodini, i finferli e altre specie di funghi), ecco che quest’anno la produzione è in aumento a causa dei terreni umidi, della giusta quantità di sole e delle temperature medie dei boschi.

Ad Abu Dhabi i funghi crescono in mezzo al deserto Ad Abu Dhabi i funghi crescono in mezzo al deserto

Per esempio, in Lombardia quest’anno si ipotizza un aumento di un quinto rispetto al 2022, soprattutto fra la Valle Imagna e la Valle Brembana, zone che però sono state danneggiate dalle ultime grandinate.

In Friuli Venezia Giulia e Veneto l’arrivo del caldo dovrebbe far ripartire la crescita di porcini, mazze da tamburo, imbutini e finferli, crescita che era stata inficiata da frane e maltempo.

Meno bene sta andando in Piemonte e Liguria: qui il problema pare che siano i cinghiali che danneggiano le zone di raccolta. Anche in Emilia Romagna si osserva l’evoluzione della situazione, mentre la raccolta va alla grande nella Lunigiana in Toscana e in Umbria. Ottima la raccolta nel Lazio, con aumenti del +20%, mentre nel Sud Italia, tranne nella Sila in Calabria che segna un +10%, nelle altre zone la produzione non appare rosea a causa del caldo eccessivo, della scarsità delle piogge e degli incendi.

Coldiretti ricorda poi a tutti gli aspiranti raccoglitori di funghi di rispettare le regole di base:

  • pianificare i percorsi, evitando al contempo i punti troppo ripidi e pericolosi
  • rispettare le norme e i vincoli specifici in merito alla raccolta dei funghi, norme che variano di zona in zona
  • raccogliere solamente funghi di cui si è sicuri della commestibilità e, anche così, chiedere sempre un controllo alle Unioni micologiche prima di mangiarli
  • raccoglierli usando cestini di vimini che aiutano la diffusione delle spore (e niente sacchetti di plastica)