I cambiamenti climatici influiscono negativamente su diverse colture e così uno studio del Crea sta lavorando ad un mix tra il frumento tenero e quello duro.
Un’ibridazione che sarà in grado di offrire le qualità del frumento tenero e di quello duro al fine di contrastare gli effetti del climate change sull’agricoltura. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Trends in Plant Science.
Luigi Cattivelli, direttore del Crea Genomica e Bioinformatica e Anna Maria Mastrangelo del Crea Cerealicoltura e Colture industriali sono gli autori dello studio che, nello specifico, prevede la combinazione delle maggiore produttività del frumento tenero con le qualità dei frumenti duri. L’ibridazione verrà effettuata con le tradizionali tecniche di miglioramento genetico e di genome editing.
Secondo il Crea, il frumento tenero – più adattabile – può essere produttivo anche in aree dove solitamente si coltiva la varietà dura. Duro e tenero sono due qualità molto più simili di quanto si possa pensare e trasferire geni da una all’altra è possibile, in certe condizioni.
Nel 2020 la pandemia da Coronavirus ha influito pesantemente sulla produzione del frumento tenero: come ha riportato qualche mese fa Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Federalimentare e Confindustria, la produzione nazionale del 2020 potrebbe aver registrato una flessione pari al 5% rispetto al 2019.
FONTE: ANSA