Il titolo forte sarebbe la Francia dice no al foie gras.
Ma un titolo simile potrebbe far credere che, turbati dalla crudeltà del gavage (un tubo conficcato nella gola delle oche per ingrassarne forzatamente il fegato), i francesi abbiano infine deciso di rinunciare all’amato paté.
Non è così, si tratta di un divieto temporaneo: 4 mesi di stop alla produzione causati da un’epidemia di influenza aviaria che sta colpendo l’avicoltura europea.
Un ceppo del virus della cosiddetta influenza aviaria – l’H5N1, che si trasmette facilmente dagli animali infetti agli esseri umani – è stato ritrovato in un allevamento di polli in Dordogna. Da qui, la decisione del Ministero dell’Agricoltura.
Il provvedimento è stato richiesto in 18 département nel Sud-Est della Francia: durante i mesi del divieto, agli allevatori non sarà permesso possedere oche o anatre nei loro box.
Il Ministero dell’Agricoltura francese si è affrettato a rassicurare gli allevatori: stanzierà un risarcimento di 130 milioni di euro per far fronte alle perdite dei prossimi mesi. Saranno 4000 gli allevatori che si ritroveranno temporaneamente disoccupati.
Attualmente, la Francia produce il 75% del foie gras distribuito sul mercato mondiale, e si calcola ci sarà un calo di disponibilità di ben 9 milioni di anatre, con conseguente vertiginoso aumento dei prezzi.
[Crediti | Link: Le Figaro]